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Distribuzione:Arch Linux
Desktop Enviroment: assente, installabile in un secondo momento un DE o un WM a piacere
Basata su: È una distribuzione indipendente
Architettura: x86 e 86_64 (aka 32 e 64 bit)
Kernel:In aggiornamento costante, al momento 3.6.9 su sistema installato e 3.6.8 sulla ultima ISO di installazione
Gestore di pacchetti:pacman
Interfaccia Grafica per gestire i pacchetti:di default assente (solo pacman da terminale), ma ci sono alcune interfacce non ufficiali, sebbene non siano consigliate
Formato pacchetti:.pkg.tar.xz
Rilascio:Rolling
Login manager grafico:assente, installabile in un secondo momento un login manager a piacere
Installazione da CD:si
DVD:si
USB:si
Avvio in Live Mode:si, ma senza interfaccia grafica
Target di utenti: medio o medio-avanzati
Posizione Distrowatch: 6° (metà novembre 2012- metà dicembre 2012) e 7° (anno 2012)
Quest' oggi ho deciso di fare una recensione di Arch Linux, una distribuzione molto conosciuta,specialmente in questi ultimi tempi.
PREMESSA¹
Il mio stile è diverso da quello di l(azy), quanto sia diverso e quale preferite sta solo a voi deciderlo :)
PREMESSA²
Arch Linux non è una distro per principianti assoluti, non è come l'ultima distro recensiata (xubuntu) per intenderci.
È una distribuzione per l'utente medio-avanzato o come nel mio caso per l'utente principiante (aka niubbo, nel mio caso) che vuole imparare e pian pianino diventare un utente esperto.
Mi scuso in anticipo per la qualità della recensione, sono consapevole del fatto che mi è venuta male.
Detto questo, può iniziare la vera e propria recensione
Avvio live cd/dvd/usb e installazione
Una volta masterizzata l'iso scaricata qui, si può procedere all'avvio della live.La ISO è ha doppia architettura,si potrà scegliere all'avvio della iso se installare un sistema 32 bit o 64 bit
Una volta avviata, ci troveremo di fronte a un semplice menu che ci permette di avviare l'ambiente di lavoro.Scegliamo l'architettura (32 o 64 bit) e premiamo invio.
In breve tempo verrà caricato l'ambiente di lavoro, che per inciso è null'altro che una shell con utente root "precaricato".
È praticamente impossibile installare Arch Linux per la prima volta senza leggere una guida all'installazione, a meno di non essere un utente Linux di vecchia data ed esperto.
La guida ufficiale è qui mentre c'è anche una guida più sintetica qui (ringrazio alexiobash)
Basta seguire la guida scelta, sono entrambe estremamente chiare, e non dovreste avere problemi.
NOTA:Una volta entrati in chroot (tranquilli, quando ci arriverete saprete che ci siete arrivati) , se vi fidate di me, potete evitare di configurare la lingua, creare il nuovo utente e cose di questo tipo.Questo perchè ho creato uno script che permette di configurare queste e molte altre cose al vostro posto, pur facendovi mantenere il controllo del sistema a differenza
di quanto fanno altre distribuzioni.Lo script è, quindi, interrattivo.
Lo script permette anche di installare diversi ambienti grafici tra cui gnome, KDE ed xfce, oltre a numerose applicazioni.
Parere personale: L'installazione è minimalista e praticamente impossibile da eseguire senza una guida, almeno le prime volte. In teoria questo sarebbe un difetto, ma d'altronde è in piena filosofia Arch. Moltissime distro, tra cui Debian e Ubuntu, permettono un tipo di installazione molto simile (netinstall), sebbene questo sistema non sia di default.
In conclusione l'installazione è "mozzata" in quanto è disponibile solo uno dei due metodi che usano altre distribuzioni, ma questo non dovebbe essere considerato propriamente un difetto in quanto, almeno in teoria, l'altro metodo non dovrebbe interessare agli utenti di Arch Linux, che usano questa distro perchè condividono, almeno in parte, la filosofia K.I.S.S. (Keep It Simple, Stupid)
In ogni caso, andiamo avanti e vediamo le particolarità di questa distribuzione.Naturalmente parlerò di cose che valgono per tutti e quindi non legate all'ambiente grafico.In particolare, voglio parlare dei tre punti di forza, a mio parere, di Arch: pacman, AUR e il wiki
L'ambiente grafico minimale
Piccola parentesi: se decidete di non seguire il mio script, dovrete informarvi bene sul DE da installare sul wiki di Arch.Questo perchè normalmente installerete un DE nudo e crudo, di norma estremamente brutto da vedersi e "castrato" di alcuni funzioni extra che magari eravate abituati a usare.
Di contro, eviterete di installare cose che poi non userete (in teoria, poi c'è sempre qualcuno che installa di tutto tanto per stare sul sicuro)
Il gestore dei pacchetti: pacman
Pacman è
A mio avviso è il miglior gestore dei pacchetti per l'utente medio sulla piazza.Ha il pregio di essere nettamente più veloce dei suoi "concorrenti" nell'installazione dei pacchetti.
È inoltre, in pieno stile Arch, comodo da usare e facilmente personalizzabile.Abbiamo un file che contiene i mirror usati da Pacman e un file di vera e propria configurazione.Per esempio, possiamo fare in modo che quando aggiorniamo il sistema un dato pacchetti (o alcuni dati pacchetti) vengano esclusi dall'aggiornamento.
La sintassi di pacman è a mio parere molto più semplice e logica di quella di apt o concorrenti.
Ecco la sintassi per installare un pacchetto (programma)
pacman -S nome_pacchetto
Facciamo una breve spiegazione.
Per prima cosa, bisogna chiamare il programma:
pacman
Quindi aggiungere l'opzione, ovvero dire al programma quale azione deve compiere.Le opzioni principali sono
-S per installare
-Ss per cercare
-R per eliminare
-U per installare un pacchetto presente sul hd (scaricato quindi da una fonte diversa dai normali repository)
-Sy per aggiornare i mirror
-Su per aggiornare il sistema
-Syu per aggiornare i mirror E aggiornare il sistema (di norma si usa questo senza i due precedenti)
Ed infine, se necessario, un oggetto.
Quindi per firefox
pacman -S firefox
per cercare
pacman -Ss fire (o altri nomi, "fire" è un esempio)
per eliminarlo
pacman -R firefox
QUI c'è un ottima guida a pacman.
Un confronto veloce:
pacman -S firefox vs apt-get install firefox
pacman -Ss fire vs apt-cache search fire
Qui dipende dai gusti personali,io preferisco pacman. In ogni caso, pacman sarà quasi sicuramente più veloce a installare firefox di apt.
AUR
Un altro grande punto di forza di Arch è sicuramente AUR.
AUR (Arch User Repository) è un repository gestito dagli utenti e quindi non supportato ufficialmente.Chiunque può inserire qui i propri pacchetti. Altri user di Arch potranno installare il pacchetto, commentarlo (bello, brutto, non va, manca questo ecc.) e votarlo. Un pacchetto che riceve moltissimi voti viene spostato nel repository "community" di Arch e viene quindi
ufficialmente supportato da Arch.
Su AUR i pacchetti non sono pacchetti pronti ma devono essere compilati: questo permette all'utente di controllare cosa effettivamente sta installando, aumentando di diverse volte la sicurezza rispetto a un sistema che fornisce pacchetti già pronti.Il lato negativo è che dovendo essere compilati, i pacchetti di AUR impiegano più tempo a essere installati di quelli ufficiali.Questa cosa cambia da pacchetto a pacchetto, alcuni si installano (quasi) subito mentre altri necessitano di una lunga compilazione.La durata della compilazione, a differenza di come si potrebbe pensare, non è direttamente o inversamente proporzionale alla grandezza del pacchetto.
I pacchetti presi da AUR possono essere installati scaricandoli esternamente via browser (per esempio) e poi installati sul sistema dopo averli configurati.In alternativa, possono essere usati dei tool che fanno tutto questo al posto dell'utente. Il più usato di questi tool è senza dubbio "yaourt". Sono davvero pochissimi gli utenti che non usano nessun tool simile a yaourt.
La maggior parte dei pacchetti sono mantenuti da un utente.Questo utente deve occuparsi di risolvere eventuali problemi con quel pacchetto e mantenerlo costantemente aggiornato.In qualsiasi momento un utente può decidere di abbandonare un pacchetto cosi come un qualsiasi utente registrato può diventare manutentore di un pacchetto orfano (senza manutentori)
Un punto di forza di AUR è sicuramente quello di essere centralizzato: prendiamo i ppa di ubuntu per spiegare meglio.
Per installare un ppa, bisogna sapere le seguenti cose:
-Nome del pacchetto
-Indirizzo del pacchetto
e bisogna procedere in questo modo
-Aggiungere l'indirizzo del ppa
-Aggiornare i repository
-Installare il pacchetto
È evidente che il dover aggiungere un repository specifico e dover conoscere il suo indirizzo è una gran seccatura, oltre a rendere più difficile trovare questi pacchetti non ufficiali.
Mentre per AUR bisogna sapere
-Il nome del pacchetto, anche parziale (si possono fare facilmente ricerche su AUR...)
e bisogna procedere in questo modo (se si ha un tool come yaourt)
-installare il pacchetto
È quindi nettamente più semplice usare AUR che non i PPA
Questo unito al fatto che creare e caricare pacchetti su AUR è veramente semplicissimo, rende AUR una colonna portante di Arch.
Il wiki
Il wiki in teoria non è una caratteristica del sistema, ma è senz'altro degno di nota.
Il wiki di Arch è fatto da utenti di Arch per utenti di Arch. È uno dei più completi se non il più completo wiki su linux in assoluto.
Quasi ogni cosa riguardante il mondo GNU/Linux ha una sua pagina nel wiki di Arch, dove ci sono tutte le istruzioni per usare quella cosa su un sistema Arch Linux.
Il wiki è, inoltre, in gran parte tradotto in Italiano. Credo che il wiki Italiano sia uno dei più completi dopo quello inglese, ovviamente (infatti il wiki italiano non è altro che quello inglese tradotto)
Disponibilità pacchetti
Ci sono circa 10000 (diecimila) pacchetti nei repository ufficiali di Arch Linux.
Sebbene questo numero sia abbastanza alto, non ha niente a che vedere con i pacchetti di Debian. Tuttavia, ci sono circa 40000 (quarantamila) pacchetti su AUR. Anche considerando l'elevatissimo numero di pacchetti senza manutentore (quasi 10000), restano comunque più di trenta mila pacchetti mantenuti, che aggiunti a quelli ufficiali formano circa quarantamila pacchetti mantenuti.
In genere non si avranno problemi, quindi, a trovare software per Arch, anche se a volte bisognerà fare ricorso ad AUR. Anzi, spesso su AUR ci sono pacchetti non presenti in nessuna altra distribuzione.
Prestazioni
Essendo una netinstall, Arch appena installata è molto più leggera e prestante di altre distribuzioni, che magari hanno qualche tool di troppo che l'utente non usa o di cui non sa nemmeno l'esistenza.
È impossibile dire quanto processore o quanta ram userà sul vostro sistema perchè ogni installazione di Arch è diversa, ma io con e4rat ho fatto in modo che in circa 30 secondi (tra 28 e 31 in genere) a partire dalla selezione della voce si carichi completamente l'ambiente desktop KDE.
Il mio KDE è abbastanza "nutrito", diciamo che ho installato un bel po' di cose.
All'avvio ho un consumo di ram di 1,2gb. Si,lo so, è un consumo mostruoso.Ma solo perchè ho scelto di dare a nepomuk fino a 1gb di ram. Togliendo nepomuk, la ram usata scende a meno di 350mb
No,non sono pochissimi, ma considerando che ho moltissima roba installata non è certo molto.
Considerate poi che è un sistema x86_64, su un sistema x86 la ram dovrebbe essere di circa 250 massimo 300mb
Arch è rolling relase
IL metodo di rilascio "rolling edge" consente ad Arch di essere una delle distribuzioni più aggiornate che esistano. Le nuove versioni dei pacchetti vengono rilasciate molto velocemente nei repository stabili di Arch.
Sebbene questi pacchetti abbiano avuto un controllo grazie ai repository "testing", a volte non sono completamente stabili.Di sicuro Arch non sarà mai stabile come Debian, cosi come Debian avrà sempre software mo(ooooo)lto più vecchio di Arch.
Quindi se siete curiosi delle novità del mondo software Arch potrebbe fare al caso vostro, se invece volete un sistema che "funzioni e basta" forse è meglio cercare altrove.Con questo non intendo dire che Arch sia instabile, ma certo è che non si può mettere Arch nel computer che usiamo al lavoro. Di contro, è sufficentemente stabile per l'uso domestico.
Pregi & difetti
Pregi:
-Sistema veloce e leggero
-Gestore di pacchetti pacman
-Il fantastico AUR
-Una delle migliori wiki al mondo su linux
Pregi/difetti
-Installazione, che sebbene facile da seguire con l'ausilio della wiki, non è certo intuitiva.Sarebbe un difetto "puro", ma come già detto per Arch avrebbe poco senso un installer grafico.
-Rolling relase: sebbene abbia molti pregi, questo modello di rilascio porta anche a una stabilità inferiore a quella di altri sistemi
Difetti
-"Solo" 10000 pacchetti nei repository ufficiali
-Non è adatta a tutti
Pagella
Reattività: 8.5
Avvio: 9
Quantità pacchetti ufficiali: 5
Quanti pacchetti non ufficiali: 9.5
Facilità d'uso : Compresa tra 3 e 8.5 (dipende dal DE)
Installazione e Live: 6½-7 (grazie al wiki)
Guide e info varie: 10- (9.75 se vogliamo)
Voto Finale : 7½ (7.7)
Voto Finale per un utente medio-avanzato: 8 (media matematica), 8½-9 (parere personale)
Conclusione
Arch Linux è una distribuzione adatta per un utente medio-avanzato. Offre un'ottima reattività e leggerezza, è facilmente configurabile e ha diverse frecce nel suo arco come AUR e la wiki.
Essendo una rolling edge, è sempre molto aggiornata.Come sempre,però, c'è l'altro lato della medaglia: a volte Arch può avere qualche problema di troppo causato dagli aggiornamenti e bisogna"perdere" tempo per rimettere tutto a posto.
Ottima distribuzione per l'utente casalingo che vuole imparare a usare un po' "di più" GNU/Linux, ma pessima per chi cerca una distribuzione solidissima da usare come "rifugio"
NOTA
Mi scuso in anticipo per la qualità di questa "recensione", che a veder bene si può definire a stento recensione.
È evidente che Arch è troppo grande e personalizzabile per fare una recensione come si deve, non potendo neppure parlare di tool grafici.
Prometto che la prossima volta farò di meglio ;D
-Light
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